Costellazioni Psicogenealogiche

Costellazioni Psicogenealogiche, l’unione tra psicogenealogia e Costellazioni familiari. Dopo un lavoro sull’albero psicogenealogico, la costellazione individuale permette di rendere evidenti le dinamiche nascoste della famiglia

l fine del lavoro di psicogenealogia è di comprendere quali compiti non conclusi, traumi non risolti, lutti non elaborati sono stati trasmessi dalla famiglia ai discendenti.

Buma Zeigarnik ha dimostrato che quando un compito non è concluso resta in memoria creando un desiderio di completamento che se non si realizza lascia un profondo disagio. Questo fenomeno è stato chiamato effetto Zeigarnik e spiega come fatti non elaborati o non conclusi dagli antenati  restino nella psiche collettiva e familiare per più generazioni.

Fino a che qualcuno li vede, ne prende coscienza ed elabora degli atti simbolici per diminuirne l’impatto. Questo è quello che viene fatto in psicogenealogia con l’albero psicogenealogico.

Una volta compreso attraverso l’albero psicogenealogico da dove arrivano i problemi non risolti, i traumi non elaborati, i debiti che arrivano ai discendenti, mettiamo in scena una costellazione psicogenealogica

La persona scrive, su dei fogli colorati, il nome di ciascun membro della famiglia che  vuole mettere in costellazione. Poi dispone i fogli nella superfice scelta per delimitare lo spazio sistemico familiare, nel modo più inconsapevole possibile. Ovvero cercando di mettersi in contatto con la parte inconscia o analogica.

I fogli, rappresentanti i membri della famiglia, posizionati a terra o dove la persona “sentirà” essere giusto che vengano posti, produrranno una “costellazione”.  La configurazione risultante potrà mostrare gli esclusi e i destini sovrapposti, la distanza o la vicinanza tra le persone dalla famiglia, ed, eventualmente, avvalorare o smentire le ipotesi fatte nel lavoro di psicogenealogia.

Inoltre, una volta letta con la persona la configuarzione familiare, vengono proposti degli atti simbolici per “mettere al loro giusto posto” tutti i membri della famiglia. Rintegrare simbolicamente gli esclusi, mettere i genitori al loro posto di ascendenti e i figli nel loro ordine di nascita, rendere il destino di cui ci si è preso il carico, sono i principali atti simbolici che vengono fatti durante la costellazioni, sia in seduta individuale che di gruppo.

La costellazione psicogenealogica in seduta individuale permette inoltre alla persona di posizionarsi sul foglio di un altro membro della famiglia per poter “sentire” cosa poteva provare l’antenato in quella data posizione rispetto al resto del sistema familiare.

Naturalmente questo presuppone l’esistenza di una conoscenza inconscia, di un legame con gli antenati che possiamo chiamare inconscio collettivo di Jung o campo morfico come è stato proposto, in tempi più recenti, dalla scienzato Rupert Scheldrake.

“L’uomo è in possesso di molte cose che non ha mai acquisito, ma che ha ereditato dai suoi antenati. Il bambino alla nascita, non è una tabula rasa ma ha in sé tutto il patrimonio archetipico che verrà costellato in rapporto alle figure incontrate nella realtà concreta.” C. G. Jung